domenica, novembre 23

sBARAKiamo le armi atomiche

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maninretepost 055

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Sapevate che in Italia abbiamo le bombe nucleari? Il prossimo 2 dicembre la Corte di Cassazione si pronuncerà sulla possibilità, per il giudice civile di Pordenone, di decidere in merito alla causa civile intentata da cinque cittadini di Pordenone, sostenuti dal Comitato Via le Bombe, per ottenere la rimozione delle 50 testate nucleari stoccate presso la base di Aviano.

I 5 nonviolenti friulani hanno promosso una causa, in Italia, contro il Governo degli Stati Uniti, per rispettare qui i patti internazionali sottoscritti e smantellare in Italia l'armamento atomico presente. Una vera e propria missione impossibile da soli. Farla diventare possibile dipende da noi.

Le dichiarazioni di Obama rese durante la campagna elettorale sulla necessità della progressiva eliminazione delle armi atomiche hanno ora una prima occasione per essere messe alla prova: l’Europa intera, da ovest a est sia finalmente liberata da questa drammatica presenza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ricevo da Giuseppe Rizzardo questo aggiornamento che volentieri aggiungo come primo commento (cliccando sul mio nikname potete leggere il testo in versione html)

La Cassazione ha tenuto la sua udienza il 2 dicembre, come previsto. Non ha però ammesso gli avvocati della IALANA in aula. Quindi, per sapere l'esito bisognerà aspettare la pubblicazione della sentenza. Questo avverrà, credo, entro 2 o 3 settimane, forse prima.
Intanto leggete il grande intervento che Joachim Lau aveva preparato per l'udienza.
Lo merita davvero
un saluto a tutti
Giuseppe Rizzardo

Anonimo ha detto...

Come ulteriore aggiornamento per completezza e piena correttezza giro questa piccola precisazione da poco ricevuta da Tiziano Tissino. Ecco cosa scrive:

"A proposito dell'udienza svoltasi lo scorso 2 dicembre, nel breve messaggio diffuso l'altro giorno, dopo aver raccolto le prime sommarie informazioni con una telefonata, avevamo scritto che "[la corte] Non ha però ammesso gli avvocati della IALANA in aula". Su questo punto, ci è giunta oggi una precisazione da uno dei nostri avvocati, che per correttezza vi giriamo.

-------- Messaggio Originale --------
Oggetto: R: [ViaLeBombe] Aspettiamo la sentenza
Data: Thu, 4 Dec 2008 09:10:00 +0100 (CET)
Da: Avv. Claudio Giangiacomo

Un piccola precisazione.

sia Jo che io siamo stati in udienza ed ammessi tranquillamente in aula.

Il Presidente ha solo "invitato" sia il procuratore generale che tutti
gli avvocati (noi ed il collega degli Usa) a parlare solo se avevamo
qualcosa da aggiungere a quanto già scritto e, siccome sia la
controparte che noi, avevamo già scritto tutto il necessario e dire
qualcosa, in quella occasione, sarebbe servito solo a soddisfare il
nostro ego ma sicuramente non avrebbe avuto alcuna utilità nel
giudizio, è sembrato, a tutti, opportuno accogliere l'invito del
Presidente.

Ovviamente la decisione non viene presa seduta stante e letta in aula
come nei giudizi penali e quindi siamo in attesa dell'esito che ci verrà
comunicato.

Probabilmente, come spesso accade, la stampa potrebbe venire a
conoscenza della decisione ancor prima che arrivi a noi l'avviso.

ciao

Claudio Giangiacomo"