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Luigi De Magistris: questo dimostra l'inaudita gravità del lodo Alfano. Il lodo Alfano è una legge maledettamente incostituzionale che pertanto a mio avviso non andava promulgata. Sono state raccolte tantissime, tantissime, tantissime firme per fare un referendum. Io mi auguro che la Corte Costituzionale dichiari l’illegittimità costituzionale del lodo Alfano altrimenti non ci sarà che sottoporla al vaglio del referendum perché l’Italia degli onesti vuole che venga applicato l’art. 3 della Costituzione nei confronti di tutti, non ci possono essere alte cariche dello Stato che sono sottratte alla legislazione penale. Questo è, secondo me, proprio di uno Stato di Diritto. La mia scelta di impegnarmi in politica è in parte una scelta obbligata, in parte una scelta volontaria. Io avrei voluto fare per sempre il pubblico ministero perché ho avuto la fortuna, per certi aspetti, di fare il mestiere che sognavo di fare e questa è cosa che non capita a tutti [… segue ...]
La vignetta NON è di oggi. Successiva al 04 ottobre 2008 appare sempreverde. Ma una data di nascita ce l'ha, il 10 dicembre 2008. Cos'altro avrà mosso l'autore a ridosso di quel giorno? Ha impiegato due mesi a metabolizzare il caso Mills? Ha profittato di una sincera estemporanea dell'avvocato Ghedini? E come mai né il 10 dicembre 2008 né oggi 20 maggio 2009 sembra ancora NON giunto all'ordine del giorno della Corte Costituzionale il vaglio di legittimità richiesto ormai da più di sette mesi? Il tempo passa e il silenzio della Corte Costituzionale non depone a favore di quello Stato di diritto non solo evocato dal magistrato De Magistris, come la sua storia professionale e umana esemplifica.
Non solo io, ma qualsiasi cittadino può chiedere informazioni alla Corte Costituzionale.
N-
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