lunedì, gennaio 19

Invece di andare in Africa

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maninretepost 069




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[...] Dobbiamo abituarci a ragionare delle cose quando accadono per come accadono. Allora se in questo momento ci trovassimo di fronte a una guerra nella quale contiamo mille morti da una parte e cinquecento morti dall'altra parte, la situazione, la nostra valutazione cambierebbe. Noi ci troviamo di fronte a una guerra che conta 1078 morti da una parte e 1 morto dall'altra parte. Noi non possiamo restituire a chi ci sta ascoltando l'idea che stiamo vivendo un momento nel quale le sofferenze sono distribuite equamente. Dobbiamo però giustamente ricordare, come qui abbiamo fatto, e come Manuela ha fatto, che sono caduti missili che hanno ammazzato bambini dentro Israele. Questo noi non lo dimenticheremo mai. Ma dobbiamo avere pure il coraggio di parlare delle cose che succedono quando succedono. Perché se ogni volta che si fa una trasmissione giornalistica dobbiamo fare il riepilogo di ventisettemila anni di dominazione... è chiaro che non se ne esce più. Noi siamo qui per capire che sta facendo Israele, se i mezzi che sta adottando sono utili per raggiungere i suoi fini e se ha dei fini per i quali è valido sopportare una tale.. cumulo di violenza.. e di terrore.. scusate ma questo c'è: i bambini muoiono. Muoiono: non è che li faccio morire io nelle nostre trasmissioni. [...]
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