domenica, marzo 15

Lo scaldino portatile

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In Giappone si diffonde l'uso dello scaldino portatile. Estratto dalla sua confezione sottovuoto, basta scuoterlo perché il contenuto interno reagisca all'aria e si mantenga caldo per 12-15 ore. Molto comodo e confortevole, si vende in confezioni da 10, 30, 50. Costa "poco", meno di 15 centesimi di euro ciascuno, ed è utile in tante situazioni: è leggero e morbido, carezza le mani, il viso, dà un sollievo immediato. E un benessere drogato: solo i giapponesi sono più di 127 milioni, anche solo uno al giorno per i soli tre mesi invernali per meno della metà dei giapponesi fa un totale di consumo annuo di 6 miliardi di questi scaldini usa e getta di almeno 60 grammi di chissà quali leghe per ogni scaldino trattato in discarica. Fate voi la conversione in tonnellate annue di rifiuti da verificare quanto inquinanti. Nel solo Giappone. Un business per chi li produce. Meno per il pianeta. O per le fabbriche di guanti e sciarpe. Se mantenendone i vantaggi di pratica portabilità si rendessero ricaricabili, come le batterie? Il mondo è bello perché vario. Finché dura. Magari con delle innovazioni meglio orientate.
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