Una vittoria del diritto

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post 147

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La Corte Costituzionale ha riaffermato che la legge e' uguale per tutti. In un lapidario comunicato riportato dai mass-media e' scritto: "La Corte Costituzionale, giudicando sulle questioni di legittimita' costituzionale poste con le ordinanze n. 397/2009 e n. 398/2008 del Tribunale di Milano e n. 9/2009 del gip del Tribunale di Roma, ha dichiarato l'illegittimita' dell'articolo 1 della legge 23 luglio 2008, n. 124, per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione".

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Harmonica ha detto: Perlomeno negli anni '70 un forte PCI e il resto delle formazioni extraparlamentari fecero da diga al fascismo, adesso con chi le facciamo le barricate, con Rutelli, Sansonetti, Vendola, FabioFazio?
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Nel mio piccolo, qui dico: se è vero che il voto di Napolitano vale due e i risultati sono stati di nove contro sei, ipotizzando tra i nove i due voti di Napolitano si apre una considerazione di non poco rilievo.
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Eccola: Immaginando tutto ciò vero, e in alternativa ipotizzandosi lo scenario di un Napolitano a favore di Berlusconi, avremmo - nove voti meno i due di Napolitano un totale di sette voti - a favore della superficialmente vantata e acclamata "vittoria del diritto". Che diventa in questo caso "sconfitta del diritto" perchè gli attuali sei sconfitti - con i due voti in più del Napolitano altro ipotizzato - diverrebbero otto, con il paradossale risultato attuale di un mancato ribaltamento possibile otto contro sette per propria, esclusiva e specifica determinazione Napolitano.
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Mi guardo bene dal dire che Berlusconi ha ragione (figuriamoci!). Ma quando se la prende con Napolitano forse non ha tutti i torti... almeno così come appare a Lui.

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